Scoprire di avere il diabete attraverso lo smartphone: l’innovazione che potrebbe cambiare tutto

Scoprire di avere il diabete il prima possibile aiuta ad avere una vita migliore e un nuovo test potrebbe passare dallo smartphone.

Tra le malattie più pericolose e spesso non diagnosticate per tempo ci sono le diverse forme di diabete. Per questo motivo risulta molto interessante il risultato di un nuovo studio sperimentale che ha unito ciò che si può fare attraverso uno smartphone con un modello di intelligenza artificiale.

nuovi strumenti contro il diabete, uno studio usa lo smartphone
Il tuo smartphone ti può dire se hai il diabete? Questo studio lo dimostra – mrinformatico.it

Questo studio ha permesso di identificare, passando attraverso un elemento che può sembrare insolito ma che non lo è, soggetti affetti da diabete di tipo 2. Unire tecnologie diverse è una delle nuove frontiere dell’analisi clinica e dello sviluppo di terapie.

Tra le molte ombre dell’introduzione massiccia della intelligenza artificiale nella vita di tutti i giorni queste notizie sono di certo piccole luci positive di cui vale la pena parlare, soprattutto perché danno a tutti una prospettiva diversa per guardare a questa tecnologia.

Smartphone e IA per scoprire il diabete

Con uno smartwatch collegato al tuo device compagno di tutti i giorni ormai sei in grado di tenere sotto controllo il battito cardiaco, l’attività fisica, addirittura l’ossigenazione del sangue con alcuni modelli certificati. Senza però scomodare lo smartwatch, Mayo Clinic Journal ha pubblicato uno studio sperimentale coinvolgendo una intelligenza artificiale e dei semplici smartphone. Al centro dello studio il modo in cui è possibile identificare la presenza del diabete di tipo 2 andando a guardare le modificazioni della voce.

come diagnosticare il diabete senza pungersi
Un messaggio contro il diabete di tipo 2, la scoperta – mrinformatico.it

Data la complessità dei movimenti e degli organi coinvolti nella produzione di suoni una condizione medica come il diabete, questa la premessa dello studio, ha ovviamente ripercussioni su alcune caratteristiche fonatorie. I risultati dello studio sono estremamente incoraggianti, dato che il lavoro congiunto con l’intelligenza artificiale ha permesso di identificare il 95% dei soggetti che erano effettivamente affetti da diabete di tipo 2. La prospettiva data dai risultati di questo studio è molto positiva: la diagnosi precoce può aiutare nel migliorare la qualità della vita di chi è affetto da diabete e poter avere uno screening attraverso un’app sul cellulare può anche aiutare a modificare il rapporto che le persone hanno con la prevenzione.

Passando per qualcosa di semplice come un telefonino sarebbero di certo molti quelli che si sottoporrebbero a test e screening e sarebbero quindi molti di più i soggetti identificati per tempo e da sottoporre quindi a cure meno invasive. Ma come si è svolto il test? Click Labs che si è occupato dei test a chiesto a 267 soggetti (alcuni affetti da diabete alcuni no) di registrare sei volte al giorno per due settimane una stessa frase con il proprio smartphone. Sono state così prodotte oltre 18 mila registrazioni che poi sono state analizzate per scoprire alcune caratteristiche acustiche che differenziano la voce di chi è affetto da diabete di tipo 2 e da chi è invece non affetto.

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