MacBook Pro, Apple risolve il problema dell’autonomia

Dopo la bocciatura avuta dalla Consumer Reports, l’azienda di Cupertino ha deciso di analizzare i test eseguiti dalla società. Il problema riguardava la disattivazione di cache dal browser Safari. Il bug è stato corretto e la Apple ha chiesto all’azienda di rifare i test: la Consumer Reports ha accettato

MacBook Pro, Apple risolve il problema dell'autonomia

Consumer Reports rifarà i test sull’autonomia dei nuovi MacBook Pro. La notizia è stata data dalla stessa azienda che ha testato i nuovi laptop di marca Apple usciti lo scorso novembre. Com’è noto infatti, la società aveva provato i dispositivi che vantano dell’innovativa TouchBar su tastiera, con una valutazione decisamente carente. La notizia, soprattutto durante le settimane di dicembre, ha scatenato un certo scalpore poiché la stessa società non aveva mai rilasciato giudizi negativi sull’azienda della mela. Al centro della bocciatura c’era la questione batteria: era stato riscontrato infatti che la batteria del MacBookPro non durava, alla lunga, oltre le 10 ore dopo la terza ricarica.

Tuttavia, dopo i risultati, anche l’azienda di Cupertino ne ha risentito e ha cominciato a condurre delle analisi sui test condotti dall’azienda. Dopo una serie di ricerche molto approfondite, la Apple ha scoperto il motivo che portava la batteria ad una scarica molto veloce: dipendeva dalla disattivazione di alcune cache.

Risolto il bug

Difatti, la società che ha testato i laptop, per i propri test aveva utilizzato una versione “non conforme” del browser Safari, il browser specifico dei sistemi operativi della Apple. Utilizzando questo browser, si era attivata automaticamente un’opzione speciale per gli sviluppatori che portava ad innescare alcuni bug di browser (ad oggi risolto). Questa opzione andava a disattivare le cache del browser e portava ai problemi di autonomia poi riscontrati durante i test di Consumer Reports.

Come già sottolineato, questa opzione è attivabile solo per sviluppatori, perciò è una pratica sconosciuta a molti utenti e quindi difficilmente può accadere ai consumatori generici. Difatti sembra che anche la Apple abbia registrato consumi energetici molto diversi rispetto a quelli riscontrati dalla società.

Dopo aver ufficializzato il problema, nonché risolto, la Apple ha chiesto alla Consumer Reports di ripetere i test di autonomia ma senza cambiare le impostazioni del browser Safari. L’azienda ha infine accettato preparandosi ad effettuare nuove prove che probabilmente daranno risultati completamente diversi.

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