“Il giovane Berlusconi”, arriva su Netflix la docuserie Netflix su Silvio Berlusconi

“Il giovane Berlusconi”, arriva su Netflix la docuserie ispirata alla vita di Silvio Berlusconi. L’ex cavaliere, premier e presidente del Milan, raccontato sulla celebre piattaforma streaming. 

Silvio Berlusconi docuserie Netflix vita ex cavaliere
Silvio Berlusconi primo piano (mrinformatico)

La vita di Berlusconi sbarca su Netflix in una docuserie dedicata all’ex presidente Silvio. Da presidente del Milan dell’era d’oro a Premier dell’Italia, un’ascesa infinita tra imprenditoria, calcio e politica che l’ha reso un personaggio celebre in tutto il mondo. Divisa in tre episodi, la docuserie (uscita l’11 aprile) descrive un giovane Berlusconi come un imprenditore visionario dei sogni televisivi, il politico di Forza Italia e il presidentissimo rossonero. Tante le testimonianze di amici, vip, ex collaboratori e personaggi di spicco che hanno avuto la fortuna di lavorare con lui. 

Tra aneddoti e retroscena, tutti raccontano la persona Silvio, l’uomo politico e il personaggio guascone che ha animato decenni di tv italiana e non solo. “Se fosse nato in Arabia Saudita, sarebbe stato uno sceicco”, dicono di lui. Berlusconi è stato il fondatore dell’Italia moderna, dalle nuove proposte televisive ai piani politici, al nuovo modo di intendere il calcio per quanto riguarda l’organizzazione, la parte tecnica ed economica.

“Il giovane Berlusconi”, su Netflix la docuserie

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Silvio Berlusconi primo piano (mrinformatico)

Dunque, come rivela ‘Sky’, stiamo parlando di un ritratto di Silvio Berlusconi dai suoi esordi degli anni ’70, fino al momento dell’ascesa politica del 1994. La docuserie è stata diretta da Simone Manetti, in cui si parla della creazione di Milano 2 fino alle elezioni politiche. Le testimonianze portano le firme di Giovanni Minoli, Pino Corrias, Iva Zanicchi, Marcello Dell’Utri, Fedele Confalonieri, Carlo Freccero, Adriano Galliani, Achille Occhetto, Stefania Craxi, Jack Lang, Gigi Moncalvo, Vittorio Dotti, Anne Sinclair, Carlo Momigliano e Fatma Ruffini.

Negli anni Settanta, Silvio si butta nel business dell’edilizia e mette in piedi Milano 2: è l’inizio delle reti Fininvest che diventeranno poi Mediaset. L’ascesa porta alla curiosità, l’enorme pubblicità aumenta questa sensazione e in poco tempo diventa l’uomo del momento, in grado di cambiare per sempre le vite degli italiani e non solo. Nasce la televisione condominiale di ‘TeleMilano‘, il progetto ‘demo’ di quelle che poi sarebbero state Rete 4, Canale 5 e Italia Uno.

“Il giovane Berlusconi”, la vita del cavaliere Silvio

Per la prima volta, dunque, la Rai ha a che fare con tv concorrenti, spazzando via il monopolio perpetrato ormai dall’inizio della storia della tv. Berlusconi, dunque, fa da apripista ad un nuovo modo di concepire la tv stessa e non solo, facendo emergere un ideale di Italia diversa dagli anni difficili macchiati dal piombo prima con le Brigate Rosse, poi con i sanguinosi retroscena della Banda della Magliana negli anni ’80. Arrivano i telequiz, le soap opera, i telefilm e i cartoni animati, oltre al calcio e ai programmi comici, una rivoluzione totale ancora oggi ben visibile e viva negli occhi e nella mente della gente.

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