Una storia che ha tenuto incollati decine di appassionati ed esperti di enigmi, ma la cui risoluzione non ha lasciato molto entusiasti.
Di tanto in tanto i giornali rilanciano storie così curiose da sembrare inventate. Una delle più interessanti degli ultimi anni è quella dell’abito con il codice, una vicenda che arriva direttamente dagli Stati Uniti, dove una giovane donna è entrata in possesso di un vestito al cui interno ha trovato dei fogli contenenti un codice apparentemente indecifrabile. Almeno fino a oggi.
In una tasca segreta di questo abito di seta marrone c’erano delle note di carta contenenti messaggi scritti in codice che sono rimaste nascoste per più di 100 anni. La creazione dell’abito, infatti, è stato datata indietro fino agli anni ’80 del 1800, secondo la National Oceanic and Atmospheric Administration, e fu trovato da Sara Rivers Cofield in un centro commerciale di antichità nel Maine nel 2013. L’enigma ha tenuto impegnati esperti e appassionati per anni e recentemente è stato finalmente risolto.
Il mistero è risolto, ma chi si era appassionato alla storia non sembra essere stato soddisfatto
Per alcuni decenni, il cosiddetto “criptogramma dell’abito di seta” rimase uno dei codici irrisolvibili più affascinanti al mondo. L’enigma attirò l’attenzione di criptoanalisti sia amatoriali che esperti, divenendo un caso studiato e dibattuto in forum online e conferenze specializzate. Rivers Cofield stessa cercò aiuto online, pubblicando le note per cercare interpretazioni e teorie.
La svolta arrivò grazie a Wayne Chan, un ricercatore dell’Università del Manitoba e appassionato di crittografia. Chan notò una somiglianza tra le parole codificate delle note e quelle usate dal Corpo di Segnalazione dell’Esercito degli Stati Uniti per discutere delle condizioni meteorologiche. Approfondendo i suoi studi, Chan consultò una copia di un libro di codici del telegrafo meteorologico del 1892, scoprendo che i messaggi provenivano da stazioni meteorologiche che inviavano e traducevano telegrammi codificati sul tempo.
Contrariamente alle aspettative di complotti, spionaggio o romantiche confessioni, i messaggi criptati si rivelarono essere banali osservazioni meteorologiche. La scoperta, pur essendo una realizzazione impressionante di crittoanalisi storica, si rivelò deludente per molti che avevano sperato in qualcosa di più eccitante o significativo.
Nonostante la decifrazione del codice, il mistero dell’identità della donna che scrisse i messaggi e indossò l’abito rimane irrisolto. Chan ha esplorato possibili collegamenti a un ufficio del Servizio di Segnalazione a Washington, D.C., ma senza successo. La storia dietro l’abito e la sua proprietaria rimane avvolta nel mistero.
La storia del criptogramma dell’abito di seta ci insegna che non tutti i misteri nascondono storie straordinarie o segreti scottanti. A volte, la verità è molto più ordinaria di quanto si possa immaginare.