Bambini davanti allo schermo? Arrivano le norme che ne limitano il tempo

Che si tratti di Tablet, smartphone, PC, o TV, i bambini hanno bisogno di limitazioni. E’ quanto stabilito dell’American Academy of Pediatrics durante una conferenza nazionale tenuta a San Francisco

Bambini davanti allo schermo? Arrivano le norme che ne limitano il tempo

L’esposizione ai dispositivi media digitali per i bambini, che si tratti di tablet, smartphone, PC, o TV, dovrebbe essere limitata. E’ quanto dichiarato nelle nuove linee guida stilate dell’American Academy of Pediatrics. La scorsa settimana l’AAP ha tenuto una conferenza nazionale a San Francisco, dove circa 10.000 pediatri si sono incontrati per discutere di quali raccomandazioni di salute dare ai genitori per i loro bambini in merito al tempo che possono dedicare a stare incollati davanti ad uno schermo. I punti chive di discussione sono stati: bambini, social media e cyberbullismo.

L’American Academy of Pediatrics ha dunque fissato un limite generale di tempo che un bambino può dedicare durante la giornata a Tablet, smartphone, Pc o TV: non più di due ore per i bambini di età superiore ai 2 anni. Il dottor Reid Yolanda Chassiakos, assistente professore presso la UCL e autore principale di “Bambini e adolescenti e Relazione tecnica Digital Media” ha detto che “non ha senso fare una dichiarazione generale di due ore di tempo da passare sullo schermo perchè per alcuni bambini, due ore possono anche essere troppo”.

Dai 2 ai 5 anni

L’AAP raccomanda invece che dai 2 ai 5 anni di età, il tempo da poter passare davanti ad uno schermo dovrebbe essere limitato a un’ora al giorno. Mentre per i bambini dai 6 anni in su, i genitori possono determinare le restrizioni per il tempo trascorso davanti ad uno schermo, così come monitorare i tipi di media digitali che i loro figli usano: siti web, social network, forum, ecc ecc.

Dai 0 ai 18 mesi

L’accademia dei Pediatri dice inoltre che i neonati di età compresa tra 0 e 18 mesi non dovrebbero essere esposti ad alcun media digitale in quanto i neonati sono più vulnerabili all’esposizione agli schermi.

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